
Non saprei dire da quando son giallista. So citare, però, gli autori che ho letto ed amato.
In pole position Agatha Christie della quale mi ha pure affascinato la scomparsa e ricomparsa misteriosa nel 1929. L’ intraprendente signora del giallo sposò prima Archibald Christie , poi Sir Max Edgar Lucien Mallowan, valente archeologo.
Ma il mio primo amore fu Sir A. Conan Doyle creatore di quel mito che è diventato Sherlock Holmes che ha avuto molto successo al cinema. L’investigatore violinista e drogato si rifornisce di siringhe da un lucido astuccio di marocchino quando la depressione per inattività lo ghermisce.

Non ricordo quale opera lessi per prima.
Anche Simenon ho amato.
Chesterton ho apprezzato. Nel 1922, superata una grave depressione, lo scrittore si convertì al cattolicesimo e fu una fortuna: nacque il protagonista, Padre Brown, un pretino cattolico apparentemente svampito, un personaggio letterario che, interpretato da Renato Rascel, dette la stura ad uno sceneggiato televisivo prodotto dalla RAI nel 1970.
Potrei continuare con Camilleri, scoperta avvenuta in tempi più recenti.